lunedì 18 maggio 2009

L'immagine qui sopra è quello che ho visto ieri sera: semplicemente pazzesco.
Quelli che vedete sono il piano terra e il SECONDO piano della casa, le travi che vedete di traverso sono i PILONI PORTANTI che erano al primo piano.
Cavolo, sembra che l'abbiano fotografata intera, tagliato un pezzo ed uniti i rimanenti.
Ed invece è tristemente vera, e di persona va veramente impressione.
Domenica e oggi sono oramai passate, il lavoro di segreteria è ripreso a pieno ritmo oggi, e crescono telefonate di ogni tipo, richieste di uomini e donne sull'orlo di una crisi di nervi.
Ieri sera c'han dato riposo, siamo andati a mangiare al campo di Pianola, 500 persone ed una organizzazione veramente attenta.
Noi ci siamo messi un po' in disparte dalla gente, perchè non vorremmo che qualche nostra risata, che si fa per tagliare la tensione, venga male interpretata dalla gente.
Poi è la gente che ti cerca: il signore che ti racconta gli attimi del terremoto, mentre attaccato al muro vedeva il letto saltare stile Esorcista, e diceva alla moglie "CI VEDIAMO NELL'ALDILA'".
La signora che appena ha visto le nostre uniformi ci ha chiesto una mano perchè sua madre di 80 e rotti anni la mattina dopo cominciava la fisioterapia.
I bambini e i ragazzi corrono e giocano, sembran quelli che più provano a far sembrare normale questa situazione. Giocano a carte, giochi di società, passano il tempo.
E ogni sera questo è quello che si riesce a fare, sembrano quasi vivere un eterna sagra.
E qui al COM4, ogni giorno, c'è un andirivieni di persone che voglion sapere se la loro casa è agibile (ci sono sei gradi di giudizio, da A a F, per cui immaginate il casino), ambulanze e macchine dei vari corpi in servizio che vanno e vengono ogni giorno.
Immaginate di vedere un parcheggio da 80 posti auto dove solo 2 sono civili.

Scusate, ma chiudo qui.
Oggi l'è stà dura, domani credo uguale, ma on-line mi trovate sempre.
Un abbraccio, un buon bicchiere di vino con gli amici adesso, sotto il cielo stellato delle notti d'Abruzzo.
Quello nemmeno il terremoto può spostarlo, è il nostro riferimento...

1 commento:

Piermatteo ha detto...

Grande Sergio, la vita ti ha messo protagonista di questa nuova esperienza, vivila al massimo, con le sue gioie e i suoi dolori, con le fatiche (credo tante) e i suoi momenti di relax(credo pochi). Ma non mollare mai, e riempi bene il tuo sacco d'esperienza per poi portare qualcosina anche a noi che non abbiamo avuto questa occasione speciale di fare del bene.
Pier